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SERVIZIO SOCIO-EDUCATIVO
Promuovere la creatività e recuperare
il rapporto con gli altri
Il servizio socioeducativo cerca di promuovere e sostenere l’anziano come persona con potenzialità e abilità, a volte inespresse, che possono rendere comunque sereno – perfino felice – questo periodo di vita. La figura dell’educatore si inserisce attivamente in un programma globale di stretta collaborazione tra tutte le altre figure professionali, col compito specifico di attivare progetti sempre più individualizzati tesi a promuovere la creatività e a stabilire o recuperare rapporti significativi con gli altri.
L’educatore interagisce tanto con gli anziani lucidi quanto con quelli affetti da deterioramento cognitivo; si relaziona, inoltre, coi loro famigliari e coi volontari, in un rapporto di continuo scambio e collaborazione. A volte, le attività progettate per stimolare le abilità cognitive e mantenere e rigenerare l’interazione sociale vengono portate avanti proprio dai volontari e talora anche dai famigliari.
La disponibilità all’ascolto e la serietà della relazione tra educatore e residente, basata sul calore umano e sul rispetto, confermano il valore di entrambi. Riuscire a stabilire un’autentica sintonia con l’altro restando sé stessi ma facendo proprie le problematiche e i desideri è profondamente appagante influisce positivamente a livello cognitivo e comportamentale, oltre che sulle abilità residue. Gli interventi sono individuali o di gruppo, secondo i gusti e le abilità delle persone: attività cognitive, espressivo-manuali, grafico-pittoriche e ludiche.
Con l’ampliamento della Casa e i nuovi progetti, il ruolo dell’educatore all’interno della Casa evolve. Progetti più specifici rivolti a piccoli nuclei favoriscono un’interazione più diretta residenti-operatori, rimodellando costantemente gli approcci e gli interventi sull’anziano. Anche all’esterno è possibile programmare, in collaborazione con l’assistente sociale, piccoli interventi socio-animativi tesi a dare risposte di vita sempre più adeguate.